lunedì 29 febbraio 2016

Trading & Strumenti Finanziari


Il trading finanziario è l’attività che permette di ottenere profitti elevati grazie all'uso opportuno di movimenti naturali dei mercati finanziari. I mercati finanziari su cui si può fare trading sono tanti: il forex, il mercato azionario, le commodity, il bitcoin. Con il trading finanziario si guadagna quando si riesce a prevedere con anticipo la variazione dei prezzi di un asset quotato su uno di questi mercati. Si tratta quindi di guadagnare soldi sfruttando i movimenti dei prezzi di alcuni asset finanziari quotati sui mercati. La forma più semplice di trading finanziario consiste nel comprare un asset finanziario e poi rivenderlo se il suo prezzo aumenta. 
  • Qual'è il modo migliore per fare Trading finanziario?                                                                                                  Il modo migliore per fare trading finanziario consiste nell’utilizzare gli strumenti derivati. Si tratta di particolari strumenti finanziari (molto più semplici di quello che solitamente si pensa) che hanno una particolarità: il loro valore deriva da quello di un asset sottostante (per questo si chiamano derivati).
  • Cosa sono gli strumenti finanziari?                                                                Con strumenti finanziari, in economia, si intende una particolare categoria di prodotti finanziari e sono pertanto mezzi di investimento di natura finanziaria.In particolare, secondo l'art. 1 del d.lgs 24 febbraio 1998, n. 58 sono strumenti finanziari: le azioni, le opzioni e futures.


    Le Azioni

    Un'azione, nella finanza, è un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società per azioni. Il possessore è detto in azionista, mentre l'insieme delle azioni della società è detto capitale azionario 
    Vantaggio delle azioni: 
    •  Facile scambio delle stesse, ad esempio attraverso lo strumento del mercato azionario. È possibile emettere diverse tipologie di azioni. All'interno di ciascuna categoria le azioni devono essere uguali e offrire uguali diritti. 
    • Recupero di liquidità finanziaria necessaria per eventuali investimenti, mentre il possessore ha diritto a ricevere una quota dei profitti dell'azienda noti come dividendi, oltre a possibili guadagni derivanti dalla vendita delle azioni stesse in seguito a quotazione sul mercato azionario.

    I futures


    I futures sono:
    • contratti a termine standardizzati per poter essere negoziati facilmente in una borsa valori.
    • contratti standard e quindi negoziabili, a differenza di quelli personalizzati (over the counter) che per la loro eterogeneità non sono scambiabili sul mercato. Vengono negoziati nei mercati regolamentati
    • strumenti molto standardizzati: ogni elemento del contratto è definito in un contratto standard, e le controparti non possono modificarlo. 

       
    Le Opzioni

    In finanza con il termine opzione (o option) si intende quel particolare tipo di contratto che conferisce al possessore il diritto, ma non l'obbligo (dunque una possibilità da cui appunto il termine opzione), di acquistare o vendere il titolo sul quale l'opzione stessa è iscritta, chiamato strumento sottostante o semplicemente sottostante, ad un determinato prezzo prestabilito (strike price o semplicemente strike) entro una determinata data, a fronte di un premio pagato non recuperabile. Le opzioni possono avere i più diversi sottostanti: azioni, commodity, tassi di interesse, ecc.
    La differenza fondamentale delle opzioni rispetto agli altri strumenti derivati consiste nella definizione dei diritti del possessore: egli non è obbligato ad acquistare/vendere il sottostante, ma può farlo se esercitando l'opzione ne trae un'effettiva convenienza economica. Per tale ragione sono anche detti titoli derivati asimmetrici.

    In ambito finanziario rilevante è la figura del broker, colui che riesce a connettere vari mercati incentivando la compra-vendita degli strumenti finanziari. Il broker finanziario perciò ha il compito di intermediazione, vendita o acquisto nel mercato, per conto dei clienti. I clienti possono essere dai privati fino a arrivare alle grandi aziende. 

    Un trader  a differenza del broker è un operatore finanziario che effettua compravendita di strumenti finanziari, quali azioni, obbligazioni, e derivati sulle varie borse valori e su altri mercati mobiliari in nome proprio.
    Un trader ha come compito anche qullo di svolgere scelte autonome basandosi su strumenti di analisi a differenza del broker. Un'altra differenza rispetto all'agente di cambio è che i trader professionisti effettuano quasi sempre operazioni di scalping, cioè di compravendita di titoli nel giro di meno di un minuto.
    I trader possono essere:
    • professionisti ;
    • speculatori che effettuano speculazioni sugli strumenti finanziari .

    Inoltre ogni strumento finanziario possiede due diversi prezzi : 
    • Ask: il prezzo che un operatore (anche un market maker) è disposto ad incassare per cedere una determinata quantità di bene o di uno strumento finanziario.
    • Bid: il prezzo che un operatore è disposto a pagare.
    I due prezzi corrono sempre più o meno paralleli, il prezzo Ask sarà sempre superiore al prezzo Bid, come si può vedere anche dalla figura a destra. Il bid-ask spread è la differenza tra best ask e best bid. Rappresenta il margine di profitto lordo del dealer, che negozia strumenti di proprietà appartenenti al proprio portafoglio. Con riferimento all'investitore, il bid-ask spread rappresenta un costo di transazione implicito.


      ETF 
    ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, un termine con il quale si identifica una particolare tipologia di fondo d’investimento con due principali caratteristiche :

    • è negoziato in Borsa come un’azione ;                                                                             
    • ha come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.

    Un ETF riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti:
    1. Diversificazione e riduzione del rischio proprie dei fondi ;
    2. Flessibilità e trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni.
    Esistono inoltre gli ETF strutturati sono degli OICR cioè dei fondi o delle Sicav negoziabili in tempo reale come delle azioni gestiti con tecniche volte a perseguire rendimenti che non sono solo in funzione dell’andamento del mercato a cui fanno riferimento.
    L’elemento che accomuna gli ETF strutturati agli ETF è la politica d’investimento che si può sinteticamente definire “passiva” in considerazione del fatto che una volta definito il modello matematico in base al quale il patrimonio sarà gestito, la discrezionalità lasciata al gestore è limitata.
    Un'altra importante distinzione sta tra gli ETF bear e ETF bull :
    Gli ETF bear hanno piccole scorte per raggiungere i loro obiettivi. Mostrano guadagni quando i titoli sottostanti perdono valore. 
    Mentre gli ETF bull utilizzano posizioni lunghe e acquisiscono guadagni quando le azioni sottostanti mostrano guadagni.


       Linguaggi C# e Vb.Net


    C# e VisualBasic.NET (VB.NET) sono due linguaggi di programmazione sviluppati da Microsoft e progettati per la piattaforma .NET utili per la compilazione di un'ampia gamma di applicazioni nel Common Language Runtime (CLR) del Framework.NET, che costituisce una piattaforma di esecuzione per un gran numero di linguaggi. In informatica, il CLR è  il nome scelto da Microsoft per la macchina virtuale della piattaforma .NET. Il CLR è l'ambiente di esecuzione del Common Intermediate Language (CIL), il linguaggio intermedio in cui i compilatori della piattaforma .NET traducono i linguaggi supportati dalla piattaforma stessa.
    I due linguaggi appena citati sono molto simili tra loro, anche se la sintassi del C# prende spunto da quella di C++ e di Java mentre il VisualBasic.NET proviene dal Basic. Ad una prima analisi è evidente che VB.NET risulta la scelta preferita per chi proviene dalle versioni precedenti di VB e ASP-VBScript, mentre C# è utilizzato per chi proviene da esperienze con C++ e Java.


    Quali sono le caratteristiche di C#?
     

    C# è il linguaggio che meglio degli altri descrive le linee guida sulle quali ogni programma .NET gira; questo linguaggio infatti è stato creato specificatamente per la programmazione nel Framework.NET. I suoi tipi di dati "primitivi" hanno una corrispondenza univoca con i tipi .NET e molte delle sue astrazioni, come classi, oggetti e interfacce sono particolarmente adatte a gestire il Framework.NET. 

    Caratteristiche:


    • Tutto è un oggetto;
    • Possibilità di utilizzare i puntatori, ma solo in particolari zone di codice;
    • Sono consentite solo conversioni implicite, dove non ci sta perdita di dati;
    • Come in java è possibile ereditare da una sola classe;
    • Presenza di namespace al posto dei package di Java.
     
     
    Quali sono le caratteristiche di VB.NET?
    VisualBasic ha molte delle caratteristiche di C# ma ha una facilità d'uso superiore, infatti è uno dei linguaggi più pratici della piattaforma .NET.
    Con Vb.Net è possibile realizzare:
    • Applicazioni windows forms;
    • Web;
    • Servizi;
    • Componenti COM, MQ, Web service;
     
     
     Differenze:

    •  C# è un linguaggio case sensitive a ovvero fa distinzione tra maiuscole e minuscole, mentre VB case insensitive.
    • Il codice scritto in VB .NET risulta più lungo rispetto all’equivalente in C#.
    • VB .NET, in particolare con la nuova versione del Framework, rende ancora più semplice e veloce la scrittura di applicazioni: tra i tanti esempi che si potrebbero fare a riguardo, citiamo ilnamespace My , che fornisce un rapido accesso a tutta una serie di proprietà e metodi di uso comune, consentendo uno sviluppo più efficiente.
    • C# riprende la sintassi di Java dove per definire una classe si usa il costrutto class.
    • In C# ogni costrutto della sintassi termina usando il ; .
    • In C# non esiste un oggetto My e dovremmo istanziare noi un oggetto della classe Network per ottenere lo stesso effetto.
    Profilo del Quantitative Analyst

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    Un analista quantitativo o, in gergo finanziario, un Quantitative Analyst è una persona che è specializzata nella applicazione di metodi matematici, statistici e la pratica di programmazione con l'uso di tecniche numeriche o quantitative applicate a problemi finanziari e di gestione del rischio eseguiti nell'ingegneria finanziaria.
    L’analista finanziario ha la responsabilità di esaminare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda segnalando eventuali problemi e proponendo le soluzioni relative, con l’obiettivo primario di tenere sotto controllo la redditività dell’impresa e indirizzare le politiche di investimento verso mercati, prodotti, attività che siano ad alto grado di rendimento e a basso livello di rischio.
    Le nuove frontiere dell'analisi finanziaria sono determinate dalla crescita della digitalizzazione e dell'aumento esponenziale dei dati a nostra disposizione (Big Data). L'interpretazione e l'analisi dei dati attraverso sistemi informatici, matematici e statistici diviene essenziale ai fini della previsione finanziaria come la gestione del rischio, la scelta dei prezzi e le decisioni di programmazione quantitativa. 
    Nascono quindi nuovi professionisti esperti in questi campi che agiscono da revisori delle analisi e delle previsioni e proprio in questo ambito che si collocano gli analisti finanziari, i Quant.
    • Requisiti
    Numerose le competenze richieste ad un analista finanziario: l’econometria, la statistica, il diritto, l’organizzazione e la tecnica aziendale, la politica valutaria e la macroeconomia, la contabilità, le tecniche commerciali, le tecnologie industriali, l’informatica, il marketing dei prodotti finanziari internazionali.
    L’esplosione del mercato del trading on line e la crescente diversificazione dei prodotti finanziari (titoli, obbligazioni, azioni, “future”, derivati, fino agli hedge fund, i cosiddetti “fondi scommessa”) richiedono competenze sempre più vaste e la capacità di destreggiarsi tra le quotazioni borsistiche, i prodotti finanziari offerti, le legislazioni sulle transazioni internazionali di tutti i paesi con cui ci si trova ad operare.
    Negli ultimi anni, all’analista finanziario viene richiesta ovviamente una solida conoscenza dei sistemi informatici e telematici di trasmissione dati e di compravendita on line. A tale proposito vale la pena di ricordare che l’inglese deve essere conosciuto ed utilizzato a livello ottimale.
    Le conoscenze e le competenze sono ovviamente attinenti al settore economico, giuridico e finanziario delle attività mobiliari e da questo punto di vista, oltre alla preparazione universitaria, la migliore scuola è l’esperienza di lavoro all’interno di società di intermediazione finanziaria, di gestione del risparmio, di fondi di investimento e di trading a livello internazionale.
    L’analista finanziario è l’esperto incaricato di fornire la propria valutazione su ogni decisione di carattere finanziario che riguarda l’azienda per cui lavora.
    L’analista finanziario è una figura diffusa maggiormente nelle società che hanno a che fare con il mercato mobiliare, quindi presso società finanziarie, società di gestione di fondi di investimento, presso le banche, nelle società assicurative e quelle fiduciarie.
    La sua funzione riveste un particolare carattere strategico in merito alle decisioni sulle politiche di investimento, quindi le aziende sono disposte a pagare piuttosto bene un analista finanziario, anche se le retribuzioni possono variare notevolmente in base alla posizione di carriera raggiunta e alla tipologia e dimensione aziendale.
    Recentemente c'è stato un passaggio dalle assunzioni per le banche  d'investimento verso gli hedge fund/posizioni di trading quantitativo.
    Quindi,  sono sempre meno ricercate le strategie di scelta dei prezzi, mentre sempre più richieste le capacità statistiche.
    Le imprese sono sempre alla ricerca di persone con esperienza orientata ai linguaggi di programmazione avanzati, soprattutto in C ++, Python o Java.
    Un “quantitative analyst”  lavora a stretto contatto con programmi  scritti in MatLab / R, C# e Vb.Net per ottimizzarli e renderli applicabili in un ambiente di produzione.
    Tuttavia, i ruoli variano notevolmente a seconda del compito richiesto.
    Le banche di investimenti richiedono personale che sappia collegare tra loro i sistemi legacy e grandi banche dati, forse per produrre interfacce per gli operatori in Excel.



    • Paesi con maggiore richiesta del Quantitative Analyst
    I paesi con maggiore richiesta lavorativa sono la Francia e la Cina.
    Le università francesi hanno un'ottima reputazione verso le banche.
    Paradossalmente, in Francia, la richiesta della figura di quant è molto bassa.
    I candidati francesi hanno una maggiore vocazione e il più delle volte hanno già avuto esperienza effettuando degli stages, il che può rappresentare un vantaggio competitivo rispetto a chi possiede una laurea senza alcuna esperienza lavorativa.
    I paesi che presentano una maggiore offerta quantitativa del lavoro sono principamente gli Stati Uniti e il Regno Unito.